Finalmente anche in Italia si riconosce l’importanza del rituale della pausa caffè. E’ stato certificato che la pausa caffè non solo ristora il lavoratore, ma nella quotidiana prassi lavorativa rappresenta un piccolo intervallo ricreativo che nessun datore di lavoro mette più in discussione. Si è capito infatti che all’interno delle aziende occorre creare un clima di relazioni personali positivo e fecondo, in grado di stimolare la creatività dei dipendenti e in definitiva la loro produttività. Per questo motivo, la pausa caffè o la pausa snack sono elementi fondamentali di questa dinamica di alleggerimento.
Pausa caffè, breve storia
A fare da apripista in questo senso sono stati gli Stati Uniti d’America che da tempo indicano la via per modificare gli ambienti di produzione, specialmente in ambito creativo, contemplando all’interno delle loro aziende e dei loro uffici spazi specifici da dedicare alla pausa caffè e al momento relazionale ad esso legato. Ora anche in Italia cominciano a vedersi aziende innovative che modificano il loro assetto a partire dalla progettazione di spazi pensati per garantire libertà e il benessere dei dipendenti (quali palestre e asili nido ad esempio) e individuano luoghi designati a punti-ristoro o punti-snack.
La pausa caffè rigenera il lavoratore, ma a volte serve anche a farlo sfogare. Non solo. La pausa caffè viene letta come un rito aziendale che ha le sue traiettorie: essa rappresenta infatti un momento di decompressione e ricarica, nel quale può starci benissimo il pettegolezzo tra colleghi, la battuta o la critica. E’ una sorta di zona-franca, dove la libertà trionfa al fine di migliorare la motivazione e la creatività dei propri dipendenti.
Quali snack durante la pausa caffè?
Normativamente parlando la pausa caffè rientra all’interno di quelle pause intermedie, che pur non essendo previste dai contratti dei singoli lavoratori, vengono concesse dai vari responsabili in alternanza ai dipendenti, in modo da garantire il ciclo continuo del lavoro e la cui durata è stabilita nella media dei dieci minuti. All’interno di questo arco temporale, rientra quindi il caffè, lo snack o lo spuntino, la sigaretta, insomma tutto ciò che garantisce il recupero delle energie psico-fisiche e l’attenuamento della routine/monotonia lavorativa.
In un articolo precedente parlavamo proprio dell’alimentazione consigliata quando si sta fuori di casa per tanto tempo (leggi: Quali snack portare a lavoro), come ad esempio durante la nostra giornata lavorativa e vi consigliavamo alcuni tipi di piccoli snack dolci leggeri e gustosi e che che garantiscano la giusta dose di energia, facili da portarsi da casa e che risultano molto utili per affrontare con gusto e piacevolezza le proprie le pause caffè, soprattutto quando il singolo caffè non basta e si sente voglia anche di qualcosa di dolce.
Le barrette di frutta secca e cioccolato ad esempio sono perfette in quanto ci garantiscono energia, il giusto apporto dei nutrienti della frutta secca come mandorle e pistacchi ad esempio e il piacere e la scioglievolezza del cioccolato fondente.